giovedì 1 novembre 2018

Cinque doni da proteggere

C’erano una volta cinque doni.
Cinque ricchezze inestimabili da curare e proteggere.
Altrettante perfezioni viventi che, secondo uno studio dell’Università di Queensland e della Wildlife Conservation Society, da poco pubblicato sulla rivista Nature, si trovano rispettivamente in Australia, negli Stati Uniti, in Brasile, in Russia e in Canada.
Ovvero, i cinque custodi a cui sono state affidate le restanti regioni selvagge del mondo.
Nondimeno, si sa come sono spesso i custodi di sublimi presenti, laddove il tempo passi e la memoria vacilli.
Finiscono sciaguratamente per ritenerli scontati e trascurarli.
Arrivando addirittura ad arrogarsi il merito di siffatto regalo, invece che prendersi in carico la preziosa responsabilità.
Trattasi del nostro tradimento peggiore.
Perché c’è stato un giorno in cui la terra ha fatto un patto con le creature che ospita e in esso c’è inciso un inviolabile comandamento.
Umanità, disse il pianeta, sarai padre e madre esattamente come me.
E come tali dovrai amare e difendere con la vita stessa i tuoi e i miei figli.
C’era una volta quindi un dovere per tutti, nessuno si senta escluso.
C’erano una volta i doni che ci restano.
Manteniamo la promessa e facciamo sì che domani ci saranno ancora.
 

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