martedì 13 marzo 2018

Storie con morale di ragazze e ragazzi

Senza offesa ma scrivere per me è magia.
E magia vuol dire trasformazione.
Una cosa che ne diviene un’altra totalmente differente.
Il volume telematico non è abbastanza inverosimile per il sottoscritto, troppo logico.
Ho bisogno che le parole fuggano dalla cella che le ospita come un anonimo bruco che diviene farfalla.
O, meglio, come un’adolescente dall’anima perplessa che dopo esser rimasta chiusa in casa per più di due anni, a maltrattare per prima quella medesima anima, decida di evadere da se stessa alla vigilia del suo diciottesimo genetliaco.
Lo giuro.
Quella mattina non stavo chattando.
E neanche facendo finta di farlo per evitare gli occhi della folla sul metrò.
Ammiravo una foto, tutto qui.

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