giovedì 24 gennaio 2019

Il bambino e il calciatore

C’erano una volta due vite.
Due vite a rischio, unite in un giornale, per un giorno, o forse più.
Anime insieme, evocate tra le righe di notizie affini per ciò che davvero conta, oltre l’attenzione dei lettori e i rilanci sui social.
C’era una volta, quindi, un bimbo di appena due anni.
La piccola e ancora giovanissima creatura intrappolata in un profondo buco in Spagna, nei pressi di Malaga.
Ma c’era una volta, anche, un giovane di ventotto anni, disperso con il pilota del suo aereo nel cielo che sovrasta le Isole del Canale, sullo stretto della Manica.
C’erano una volta, per i più, il bambino e il calciatore.
Ovvero, uno come tanti e uno come molti giovani vorrebbero essere.
Affermato, acclamato, seguito.
C’erano una volta semplicemente loro due, per chi abbia a cuore la loro vita, a prescindere da ciò che rappresentino per il resto del mondo.
Mi riferisco a Julen Roselló ed Emiliano Sala.



Il bambino e il calciatore, con il destino appeso a un filo e, soprattutto, alla tenacia e la fortuna che avranno le genti incaricate di riportarli da chi li ama.
Ecco cosa dovremmo cercare tutti, in rete, come nella vita di tutti i giorni.
Di riavere accanto a noi le persone che più contano, per il maggior tempo possibile.
Ciò che si è perso e che può essere ancora con noi.
Coraggio, allora, non arrendetevi.
Perché il bambino, il calciatore e molti altri.
Hanno bisogno di essere ritrovati...

Leggi anche Storie e Notizie
Seguimi anche su Facebook, Instagram, Twitter

Nessun commento:

Posta un commento