domenica 1 aprile 2018

Storie per riflettere sull'odio

Si tratterebbe di sogni al sicuro delle palpebre calate, invece che di incubi con gli occhi spalancati.
Imprigionati, asserviti, spontaneamente consegnati.
Nel buio, o nella luce, il disegno è sempre lo stesso.
I banchi con la merce e lo scambio perenne.
Di domanda e offerta che decidono l’umano destino al prezzo migliore.
Odio.
Compriamo e vendiamo odio.
Tutti, è inutile mettersi le mani in tasca o, addirittura, puntare il dito contro il facile bersaglio dalle forme volgari e la gaffe sistemica.
Siamo parte integrante della tragica compagnia.

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