“Qui lei può avere tutto, come le dissi il primo giorno che è venuto. Che faccio? Incarto?”
“Ma sì, incarti pure.”
E il tizio saluta la signorina convinto di iniziare finalmente la vita che ha sempre sognato.
Ciò malgrado, anche il dì seguente si presenta al bancone.
“Buongiorno, signore, come sta?”
Il nostro, sebbene dotato di un’immagine degna di qualsiasi copertina, ha un’espressione inquietante, sopraffatta da angoscia e terrore.
“Signorina, mi aiuti!”
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